Al Master in Intelligence e ICT dell’Università di Udine il 26 giugno 2022 sono intervenuti il generale della Guardia di Finanza Niccolò Pollari e l’ingegnere Silvio Cao sul tema della sicurezza nucleare nel mondo e in Italia, con l’approfondimento dei relativi problemi di prevenzione.

La tavola rotonda ha permesso ai due relatori di esaminare i due aspetti più rilevanti dei pericoli del nucleare. L’aspetto esterno, ovvero il rischio che determinati paesi possano dotarsi di armi nucleari, destabilizzando lo scenario internazionale. E l’aspetto interno legato al problema delle scorie radioattive sul territorio nazionale e la loro gestione.

Il Generale Pollari ha guidato per anni l’intelligence nazionale, in qualità di direttore del Sismi, dove ha affrontato in prima linea il problema dell’energia nucleare e dei rischi per il sistema paese. L’intervento parte con l’introduzione del ruolo dell’intelligence in Italia, spesso considerata con sospetto da parte dell’opinione pubblica, ma indispensabile per le istituzioni per avere un quadro chiaro della realtà e poter prendere delle decisioni responsabili. La competenza e la specializzazione degli organismi di intelligence sono fondamentali per il funzionamento dell’intero apparato statale.

Il tema del nucleare, prosegue Pollari, è uno dei più allarmanti sul piano internazionale. Il Generale Pollari racconta alcuni casi concreti che l’intelligence italiana si è trovata ad affrontare, per prevenire il traffico internazionale dei materiali necessari per l’arricchimento di materiale radioattivo. Infatti tra i compiti fondamentali dei servizi di sicurezza italiani vi è quello di impedire che terroristi e persone non autorizzate abbiano accesso alla tecnologia nucleare.

Per questo è stata studiato un insieme di norme, procedure e tecnologie per prevenire questa eventualità. Nonostante l’Italia abbia rinunciato all’energia nucleare, sono ancora presenti sul territorio numerosi siti di materiali radioattivi e l’expertise tecnologico necessario per utilizzarli. Oltre al problema del proteggere il furto della tecnologia nucleare, l’Italia deve anche affrontare il problema delle scorie. I siti radioattivi nella penisola sono stati per molto tempo dimenticati.  In questo ambito è intervenuto l’ingegnere Silvio Cao, specialista del nucleare e del suo impatto ambientale, che ha collaborato con il generale Pollari per affrontare questa emergenza.

La sicurezza nucleare, legata allo smaltimento delle scorie, è un problema irrisolto. L’Ingegnere mostra una panoramica dei problemi ambientali e delle soluzioni tecnologiche che il nostro paese deve adottare per salvaguardare la salute pubblica. Silvio Cao affronta nel corso del suo intervento i quattro aspetti della security nucleare: la protezione dei siti, la restituzione dei materiali fissili, il condizionamento dei rifiuti radioattivi e la realizzazione di depositi sicuri. Gli aspetti tecnici si fondono con gli aspetti normativi e politici della questione.

La tavola rotonda ha permesso agli studenti del Master di inquadrare ad ampio spettro un problema complesso come quello della sicurezza nucleare in Italia. L’approccio ha messo assieme i vari tasselli, normativi tecnologici e geopolitici che l’intelligence deve mettere assieme per offrire un quadro completo del problema.

Offrendo alla platea l’esempio di come si deve approcciare l’analisi di un concreto problema di sicurezza nazionale e la metodologia rigorosa che l’esperto di intelligence deve adottare, con il supporto dell’esperto di settore, per fornire informazioni e soluzioni di qualità al decisore politico.